La prima fotografia che pubblico è dedicata alla mia gatta SIRI.
Non avevo mai avuto un gatto prima di lei e sinceramente non ne avvertivo la necessità.
E' stato per accontentare mia moglie che ho accettato di prendere un gatto ponendo come condizione che fosse tricolore bianco, arancio e nero. Solo successivamente ho scoperto che geneticamente i gatti tricolori sono femmine.
Quando mia moglie ha trovato in un gattile la micia come la volevo io, siamo andati a vederla ed è stato ... un colpo di fulmine.
Io ho soltanto detto "E' lei!" e mi piace pensare che anche la gatta abbia pensato "E' lui il mio umano!".
Il nome Siri viene da un personaggio dal romanzo "L'angelo dei dimenticati" di Heinz G. Konsalik di cui mi ero innamorato.
Come riportato nel titolo è diventata subito la padrona di casa; il bello è che ne è consapevole e, chiaramente, ne approfitta.
Fotografia scattata il 6 aprile 2005
Fotocamera Konica Minolta Dimage Z20
ISO: 160
Focale: 48 mm
Esposizione: 1/320 sec
Diaframma: 3;2
Flash; Sì
Non avevo mai avuto un gatto prima di lei e sinceramente non ne avvertivo la necessità.
E' stato per accontentare mia moglie che ho accettato di prendere un gatto ponendo come condizione che fosse tricolore bianco, arancio e nero. Solo successivamente ho scoperto che geneticamente i gatti tricolori sono femmine.
Quando mia moglie ha trovato in un gattile la micia come la volevo io, siamo andati a vederla ed è stato ... un colpo di fulmine.
Io ho soltanto detto "E' lei!" e mi piace pensare che anche la gatta abbia pensato "E' lui il mio umano!".
Il nome Siri viene da un personaggio dal romanzo "L'angelo dei dimenticati" di Heinz G. Konsalik di cui mi ero innamorato.
Come riportato nel titolo è diventata subito la padrona di casa; il bello è che ne è consapevole e, chiaramente, ne approfitta.
Fotografia scattata il 6 aprile 2005
Fotocamera Konica Minolta Dimage Z20
ISO: 160
Focale: 48 mm
Esposizione: 1/320 sec
Diaframma: 3;2
Flash; Sì
